Toronit, 2261 m
Sciatina senza pretese nella zona del Lucomagno, in condizioni delicate: poca neve e marcato pericolo di valanghe.
di Lorenzo Clementi |
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Soleggiato con vento, soleggiato senza vento. Da settimane, ormai, la meteo in Ticino sembra conoscere solo questi due modi e così ascolto il bollettino con orecchio distratto. Un sabato mattina presto, mentre risalgo la Valle di Blenio, mi sorge però qualche dubbio. Più salgo, più le nuvole si addensano e il vento si intensifica; dopo Campra compaiono anche i primi fiocchi di neve.
La sensazione che qualcosa non quadri si fa più netta poco sopra Pian Segno, quando il GPS annuncia perentorio: «Attenzione! Problemi di traffico!»
È ancora notte e da diversi minuti non incontro più anima viva. Proseguo fino al Passo del Lucomagno, dove mi fermo per valutare la situazione. L'auto è avvolta dalla nebbia e scossa dalle violente sferzate del vento. Nevica. Evidentemente il soleggiato che ricordavo di aver sentito nel bollettino meteo era riferito a un altro giorno.
Faccio dietro front e ritorno a Casaccia. Da qui mi avvio verso Stabbio Nuovo e Lareccio, per poi proseguire fino alla cascina di Gana Bubaira, ai piedi della Paré di Scut. La situazione nivologica è delicata. Il vento che ha soffiato e soffia ancora molto forte ha lasciato alcuni pendii completamente scoperti, creando pericolosi accumuli nelle conche e nelle vallette. Mi dirigo verso il Passo Predèlp, ma un paio di «whoom» e la neve soffiata mi fanno desistere dal proseguire oltre il primo pendio.
Secondo dietro front in meno di un'ora. Mi godo alcune curve in neve polverosa e poi riprendo a camminare verso il Passo del Sole. Considerate le condizioni meteorologiche e nivologiche, scelgo un obiettivo tanto modesto quanto sicuro: il promontorio dei Toronit, i cui due punti culminanti sono quotati 2257 m (est) e 2261 m (ovest).
Il vento soffia forte e il sole di tanto in tanto sbuca da dietro una nuvola. Osservo questo spettacolo per alcuni minuti. Tentenno. So bene che ad aspettarmi poco sotto c'è il famigerato Piano dei Canali: per attraversarlo con gli sci ai piedi bisogna spingere, fare scaletta e avanzare a lisca di pesce per quasi un chilometro. Oggi almeno il vento mi dà una mano e infine lo sforzo è ripagato dalla bella discesa su Campo Solario, tanto breve quanto piacevole da sciare.