Val Cassinello, punto 2513 m
Di nuovo in Val Cassinello, come il primo gennaio 2019. Il confronto con l'innevamento di allora è impietoso, ma la gita ci regala comunque una discesa più che soddisfacente.
di Lorenzo Clementi |
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Un freddo pungente (meno 12 gradi) mi accoglie a Ronco Bedretto, dove ho appuntamento con il Matte. Dopo una breve riflessione, decidiamo di inoltrarci direttamente nel bosco a sud della strada. Il percorso è praticamente identico a quello della gita del primo gennaio 2019, ma il confronto con l'innevamento di allora è impietoso: questo inverno la neve in Ticino è ai minimi storici. Ciò nonostante, l'Alpe di Valleggia si raggiunge senza problemi seguendo la strada battuta dalle motoslitte e dagli sciatori. Proseguiamo per l'Alpe Folcra, da dove si intravvede la parte alta della Val Cassinello: lassù, le condizioni della neve sembrano promettere bene.
Risaliamo la valle a ritmo tranquillo. In alto c'è ancora un vento da nord sostenuto, ma il fondovalle è protetto. Poco oltre i 2300 m curviamo a ovest passando sotto la linea dell'alta tensione, gli ultimi pendii ci portano alla bocchetta a quota 2513 m.
Valutiamo per un momento le opzioni di discesa. Tornare da dove siamo venuti o scendere nella Löita di Dentro, in modo da arrivare direttamente all'Alpe di Valleggia? Scegliamo la prima opzione: la neve e i pendii che abbiamo trovato in salita sono piuttosto invitanti, mentre la discesa ad anello, seppur più elegante dal punto di vista del percorso, lascia qualche incognita a livello di sciabilità.
La scelta si rivela azzeccata, la discesa è piacevole e la neve polverosa fino all'Alpe Folcra. Dopo aver ripellato, saliamo ancora qualche metro per poi sciare nel bosco rado fino al ponticello che porta sulla strada cantonale. Considerato l'inverno secco che stiamo vivendo, possiamo certamente essere soddisfatti di questa sciata.