Cima di Gana Rossa, 2786 m
Buone condizioni in alta Valle Malvaglia: giro ad anello che culmina sulla Cima di Gana Rossa.
di Lorenzo Clementi |
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La Valle Malvaglia è una valle chiusa, percorsa da una strada lunga e impervia che termina a Cusiè. In realtà, qualche anno fa la carrabile è stata prolungata fino all'Alpe di Pozzo con una pista sterrata che ha sostituito il vecchio sentiero attraverso il bosco di conifere. Oltre l'alpe, ripidi pendii erbosi e la maestosa parete sud dell'Adula impediscono di proseguire oltre. Per fortuna.
Con Matteo teniamo un occhio sulla strada e uno sull'indicatore del carburante che già da qualche chilometro è preoccupantemente vicino allo zero. È un giovedì, ultimo giorno di bel tempo prima di una nuova fase di precipitazioni. La neve sul fondovalle si è sciolta da poco e ha lasciato spazio a prati di un verde intenso. Le vecchie stalle trasformate in chalet di vacanza sono però ancora immerse nel torpore invernale e, a parte qualche operaio che lavora alla diga, non incontriamo quasi nessuno.
Un centinaio di metri oltre il posteggio di Cusiè possiamo già calzare gli sci, l'innevamento è ancora abbondante. Saliamo in direzione dell'Alpe Sceru e poi ci spostiamo sul lato orografico sinistro della valle, che risaliamo fino ai piedi della Cima di Gana Rossa, il nostro obiettivo odierno.
Per proseguire si possono sfruttare due canali: quello di sinistra, più largo, che sbocca alcune decine di metri a sud dalla vetta e quello di destra, più stretto e un po' più ripido, che porta quasi direttamente in cima. Matteo suggerisce di percorrere il canale di destra e io accetto di buon grado, a condizione di incordarci. Detto fatto, con la sicurezza della corda, risaliamo il breve canale, che non presenta particolari difficoltà ma che mi obbliga a un paio di pausette per riprendere fiato.
Dall'ampia cima, l'Adula e il Grauhorn si prestano per alcune fotografie. Ammiriamo il panorama e disegniamo mentalmente linee di salita e discesa sui pendii circostanti, ancora abbondantemente innevati. Dopo una generosa pausa, rimettiamo gli sci e ci gustiamo la bella discesa sui pascoli innevati del Corte di Cima. Un breve tratto nel bosco e siamo di nuovo al posteggio, da dove imbocchiamo la strada tortuosa, fortunatamente in discesa, che ci riporta in pianura.