Lodrino - Lavertezzo 2024
A dodici anni dall'ultima volta, domenica scorsa mi sono cimentato nuovamente sull'impegnativo percorso della skyrace che collega la Riviera alla Valle Verzasca.
di Lorenzo Clementi |
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Sono passati dodici anni dalla mia ultima partecipazione alla LoLa. In questo periodo età e livello d'allenamento hanno avuto evoluzioni divergenti: la prima è aumentata, il secondo è diminuito. È dunque con un certo timore reverenziale che, a marzo, decido di iscrivermi alla skyrace Lodrino - Lavertezzo. Si tratta della più vecchia gara di questo genere in Ticino, la prima edizione risale al 2007.
Il percorso che collega Lodrino, a quota 263 m in Riviera, conto Lavertezzo, 542 m, in Valle Verzasca è ripido e tecnico sia in salita che in discesa. Il punto più alto è situato ai 2218 metri della Forcarella di Lodrino.
Con l'amico e collega Przemek, domenica mattina arriviamo comodamente alle scuole di Lodrino con i mezzi pubblici. Dopo tanta pioggia, le condizioni meteorologiche sono ideali: soleggiato e non eccessivamente caldo.
Conscio del mio stato di forma, discreto ma non eccellente, parto tranquillo cercando di non andare fuori giri. Sono ligio anche con l'alimentazione e l'idratazione, mi impegno a bere e mangiare a sufficienza per sostenere uno sforzo di diverse ore. Decido inoltre di fare alcuni minuti di pausa a ogni punto di ristoro, sedendomi a prendere fiato e a far riposare le gambe. Grazie a questi accorgimenti, riesco a gestirmi piuttosto bene e completo la traversata in 5 ore e 21 minuti, un tempo circa 50 minuti maggiore a quello di dodici anni fa. Malgrado avessi la speranza di riuscire a restare vicino alle 5 ore, all'arrivo sono soddisfatto di aver portato a termine la gara.
Il primo tratto della discesa è ancora innevato, mentre in salita il sentiero è ostruito in più punti dai depositi delle valanghe. Nei giorni precedenti, sotto una pioggia battente gli organizzatori hanno messo in sicurezza tutti i passaggi delicati: il mio pensiero conclusivo va proprio a coloro i quali hanno reso possibile questa competizione. L'organizzazione è stata impeccabile, fatto non scontato date le caratteristiche del percorso e le condizioni dell'innevamento. Il personale alla partenza, all'arrivo e presente lungo tutto il tracciato, tra cui diverse facce conosciute, ha fatto sì che la corsa si svolgesse in modo piacevole e sicuro.
Ringrazio sentitamente Daniele Maini, che ho avuto il piacere di conoscere alla partenza e autore di tutte le fotografie di questo articolo.