La coppa ritorna a Lugano!
La quarta vittoria in Coppa svizzera del Lugano corona un percorso iniziato anni fa: l'auspicio è che queste magnifiche emozioni siano la base su cui costruire il futuro di Lugano come squadra e come città.
di Lorenzo Clementi |
Commenti |
Immagini |
Tempo di lettura: 2 - 3 min
È passata una settimana dalla finale di domenica scorsa, quando il Lugano ha battuto 4-1 il San Gallo aggiudicandosi la quarta Coppa svizzera della sua storia. Una settimana in cui ho riguardato decine di volte le immagini della partita, ogni volta con gli occhi lucidi per l'emozione. Il Lugano è una passione che mi accompagna da quando ero bambino e nel 1993, in occasione dell'ultima vittoria in coppa, ero al vecchio Wankdorf di Berna, con mio papà e mio fratello. Avevo undici anni e quella giornata costituisce uno dei ricordi più speciali della mia infanzia.
La Coppa svizzera mancava a Lugano da 29 anni: alla base di questa vittoria ci sono tanti anni di lavoro e sacrificio.
Negli ultimi mesi il Lugano ha colto i frutti di un lavoro iniziato anni fa, quando l'ex presidente Renzetti ha preso in mano una squadra che vivacchiava in Challenge League e l'ha portata fino ai vertici della Super League e in Europa. La nuova proprietà, subentrata meno di un anno fa, ha saputo fare tesoro di quanto costruito negli anni precedenti: la vittoria in coppa è dunque la conseguenza di un enorme lavoro e ancora maggiori sacrifici. Lo stesso discorso vale per l'importantissima votazione del 28 novembre 2021, nella quale i Luganesi hanno approvato la realizzazione del PSE, senza ombra di dubbio uno dei progetti faro per il nostro Cantone nei prossimi dieci anni. Anche in questo caso, un processo lungo e laborioso la cui bontà è stata riconosciuta definitivamente alle urne. «Gioca Lotta Vincerai»: con queste tre semplici parole, lo striscione della Curva Nord ha colto appieno l'attitudine al sacrificio e la tenacia che hanno permesso di segnare due vittorie fondamentali per la nostra città.
Diecimila tifosi bianconeri a Berna.
Le emozioni sono importanti: sono loro, in fin dei conti, che danno una connotazione speciale a un luogo o un momento. Il bello del calcio, per chi ama questo sport, è il saper suscitare emozioni: a volte belle, a volte brutte, come nella vita. E quante emozioni ha regalato questo Lugano a noi tifosi: il riscatto di una piccola realtà di periferia che con umiltà e fatica è riuscita a imporsi malgrado un budget ristretto e infrastrutture imbarazzanti. La vittoria in coppa riempie di orgoglio un'intera città e fa sorridere i tifosi bianconeri in ogni angolo della Svizzera e del mondo. Che poi sul carro dei vincitori abbiano cercato di salire goffamente un po' tutti, poco importa. Scemata la sbornia per la vittoria, ci ritroveremo a Cornaredo tra i soliti volti noti a emozionarci per il nostro Lugano, nell'attesa che il nuovo stadio veda la luce e finalmente anche il FC Lugano possa giocare in una struttura dignitosa.
È passata una settimana dal 15 maggio 2022 e molte altre ne passeranno, ma il ricordo di quella giornata resterà per sempre: i ricordi, al pari dei titoli vinti, non te li toglie nessuno. È sull'onda di queste emozioni, con umiltà, orgoglio e passione, che Lugano deve costruire il proprio futuro, tramandando l'amore per i nostri colori e per la nostra città alle nuove generazioni.