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#lugano

Un sì convinto al PSE

Le numerose discussioni sul Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) di Lugano a cui ho preso parte negli ultimi mesi mi hanno reso cosciente di quanto questo progetto sia spesso poco o mal conosciuto. Di seguito ne voglio illustrare gli aspetti principali, nell'intento di dare il mio modesto contributo alla sua approvazione: i cittadini e le cittadine di Lugano voteranno infatti su questo importante tema il 28 novembre 2021.

Un progetto articolato con benefici oltre i confini della città

Quello del PSE è un progetto complesso, nato oltre 15 anni fa. All'epoca si era dapprima valutato l'ammodernamento dell'attuale stadio di Cornaredo, inaugurato nel 1951 e rimasto pressoché identico, ad eccezione della tribuna Monte Brè, edificata agli inizi degli anni Novanta. L'idea di un rinnovo venne poi accantonata. Nel 2012, la città ha indetto un concorso d'architettura per un nuovo stadio e un palazzetto dello sport. Le intenzioni del Municipio relative ai contenuti da realizzare a Cornaredo sono conosciute almeno dal 2015, come testimoniano i vari atti ufficiali approvati dal Consiglio Comunale, tra cui anche le modifiche di piano regolatore.

Il progetto attuale prevede l'insediamento a Cornaredo di uno stadio da calcio, il più piccolo possibile ma a norma per la Super League, nonché di un palazzetto per lo sport, essenziale per la pratica di ginnastica, scherma, basket, judo, volley, tennis tavolo e altre discipline. Parte dei contenuti sportivi presenti attualmente a Cornaredo (campi d'allenamento, pista d'atletica) saranno spostati al centro sportivo il Maglio di Canobbio, che verrà ammodernato e ampliato. Il Maglio e Cornaredo distano circa 2 km e sono collegati, oltre che dai mezzi pubblici, anche da un percorso ciclopedonale lungo il Cassarate.

Sì convinto al PSE

Un sì convinto alla riqualifica di un intero quartiere, inserendo spazi verdi, percorsi ciclopedonali e infrastrutture per lo sport di cui Lugano e tutto il Ticino ha fortemente bisogno.

È inoltre previsto lo spostamento di alcuni uffici dell'amministrazione comunale dal centro a Cornaredo, trasformando così i locali amministrativi del vecchio stabile in via della Posta in spazi residenziali. Il successo e l'attrattività del centro storico di Lugano dipendono direttamente dalla capacità di riportare la gente a viverci, come evidenziato tra l'altro in uno studio di EspaceSuisse del 2018. Il PSE prevede infine la creazione a Cornaredo di spazi verdi, appartamenti (di cui una parte a pigione moderata) e servizi di vario genere che renderanno il perimetro attorno allo stadio un quartiere vivo durante tutta la settimana, non solo in occasione di partite o eventi.

La situazione attuale e i rischi dello status quo

A Cornaredo si trovano attualmente il vetusto stadio da calcio, in servizio da oltre 70 anni, alcuni campi d'allenamento e dei parcheggi in asfalto. Gli edifici presentano gravi carenze: infiltrazioni d'acqua, spazi inadeguati e limitati, enorme consumo energetico (nafta) e molte altre, come evidenziato da un servizio della RSI a Falò nella primavera del 2021. Le nuove edificazioni andranno dunque ad inserirsi in un contesto già completamente costruito, sostituendosi ai vecchi contenuti e rispondendo così al principio di densificazione promosso dalla Confederazione. Senza un nuovo stadio che adempia ai requisiti imposti dall'Associazione Svizzera di Calcio, il FC Lugano si vedrà negata la licenza per poter partecipare al campionato di Super League, mentre le società di basket e volley dovranno continuare a far capo a strutture private in affitto, poco o per nulla adatte alle loro necessità. Trattandosi di società professionistiche o semi-professionistiche, è giusto considerare anche il numero non trascurabile di salariati ad esse legate. Per il solo FC Lugano si parla di un'ottantina di persone, molte delle quali a rischio nel caso la licenza per la Super League venisse negata. La città dovrà infine continuare a privarsi di grandi eventi, a causa della mancanza di spazi adeguati per poterli organizzare.

Gli spazi verdi e i percorsi ciclopedonali

La creazione di un grande parco pubblico è un elemento cardine del PSE. Il parco permetterà di collegare il bosco di Trevano (con i sentieri e il percorso vita) al fiume Cassarate, la cui rinaturazione è in corso di progettazione da parte del Cantone e sarà realizzata nei prossimi anni. Grazie al PSE verranno messi in servizio nuovi percorsi ciclopedonali, attualmente inesistenti all'interno del comparto dello stadio. Cornaredo è un quartiere strategico per Lugano, ben collegato ai trasporti pubblici (è servito da ben 7 linee) e ospita importanti infrastrutture, come la caserma dei pompieri, il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico o la cittadella della solidarietà in corso di realizzazione alla Masseria di Cornaredo, solo per citarne alcune oltre a quelle sportive. Questa zona merita di essere valorizzata, dotandola di infrastrutture sportive all'avanguardia e di spazi verdi di qualità, eliminando al contempo i posteggi in superficie. Giova infine ricordare che il progetto stradale di collegamento tra via Trevano e via Ciani è complementare al PSE e, essendo di competenza cantonale, verrà realizzato indipendentemente dalle scelte della città riguardo le infrastrutture sportive.

Perché un partenariato pubblico privato?

La scelta di optare per un partenariato pubblico privato (PPP) per la realizzazione del PSE è dettata dalla volontà della città di non aumentare ulteriormente il debito pubblico. In un accordo di partenariato pubblico privato, l'obiettivo è che entrambi le parti (l'ente pubblico e il partner privato) ne traggano beneficio. In questo caso, il partner privato si assumerà i costi di realizzazione delle infrastrutture sportive di cui la città potrà beneficiare senza dover contrarre nuovi debiti presso le banche e per cui pagherà un affitto per 27 anni, dopodiché avrà diritto di riscattarle per 1 fr. Il partner privato, come contropartita, potrà realizzare degli uffici e degli appartamenti da cui trarre profitto, dovrà però anche versare un diritto di superficie alla città.

Finanziamento

Come si è visto, il PSE non prevede la semplice realizzazione di uno stadio ma mira alla riqualifica di un interno comparto, inserendo contenuti di qualità la cui valenza va ben oltre i confini cittadini. Indipendentemente da come l'investimento venga finanziato, attraverso un PPP o direttamente dalla città, la spesa va assorbita in parte attraverso le tasse. Alcune scelte progettuali, come la quella di interrare parzialmente lo stadio in modo da ridurne il volume visibile, hanno ovviamente un impatto sui costi. Lo stesso vale per la realizzazione del parco pubblico e dei percorsi ciclopedonali. Lugano ha un moltiplicatore d'imposta più basso della media dei comuni del distretto e credo che possa permettersi di realizzare il PSE senza scendere a compromessi sulla qualità. Si tratta di un investimento i cui benefici saranno enormi e ne trarranno vantaggio anche i comuni limitrofi, sarebbe dunque auspicabile che partecipino anch'essi all'investimento. Il Cantone ne ha finalmente riconosciuto la valenza strategica e l'importanza a livello cantonale, assicurando la propria partecipazione alla spesa con un contributo di 18 milioni. Anche la Confederazione ha promesso un sostegno di almeno 5 milioni allo scopo di inserire nel palazzetto dello sport il centro di competenza nazionale per la scherma, contributo che potrebbe essere aumentato. Per i dettagli relativi ai costi, alla loro influenza sul moltiplicatore d'imposta comunale e all'accordo tra la città e il partner privato, avallato dal Consiglio Comunale di Lugano a larga maggioranza, rimando al sito ufficiale della Città di Lugano e al relativo Messaggio Municipale.

Sport, turismo ed eventi

Per molti sport, calcio in primis, in Ticino non esistono strutture adeguate. Il FC Lugano, da quando ha fatto ritorno in Super League nel 2015, ha partecipato per ben due volte all'Europa League. La mancanza di strutture a norma l'ha obbligato a disputare le partite casalinghe fuori cantone, andando così incontro a costi milionari: una notevole figuraccia e un'occasione persa, per una città che fa del turismo uno dei pilastri della propria economia. Se da un lato lo sport luganese porta in giro per la Svizzera e l'Europa il marchio Lugano, d'altro canto uno stadio regolamentare permetterebbe di riportare in Ticino delle competizioni internazionali (ad esempio partite della nazionale), oppure dei campi d'allenamento per grandi club, con importanti ricadute a livello di immagine. Considerare lo sport, quello di base come quello d'élite, alla stregua di un semplice centro di costo è avvilente, ma anche poco lungimirante. Oltre ai molti benefici per chi lo pratica, lo sport può anche trasformarsi in un potente mezzo di promozione della nostra regione.

Il capitolo eventi viene spesso dimenticato. Le nuove infrastrutture permetteranno di ospitare concerti e altri eventi (convegni, seminari, ecc.) per un numero elevato di persone. A Lugano attualmente non esiste uno spazio coperto per grandi concerti: la Resega non costituisce un'alternativa, perché già sovrautilizzata e tecnicamente non adatta. Investire nel futuro della città puntando su sport ed eventi mi pare lungimirante, soprattutto in un periodo caratterizzato dalla pandemia e questo anche nell'ottica di incrementare l'offerta destinata in modo particolare ai giovani, ma non solo. Presentare il PSE facendone unicamente una questione di costi, come fanno gli oppositori con l'obiettivo di spaventare i contribuenti, è una strategia tanto legittima quanto miope: se si considerano gli introiti, diretti e indiretti, e i benefici per l'intera popolazione, è facile rendersi conto che questi giustificano ampiamente l'investimento.

Un sì convinto

Raccomando di votare un sì convinto: da tifoso del Lugano calcio, ma anche e soprattutto perché ritengo che il Polo Sportivo e degli Eventi sia valido e meriti di essere realizzato. Non lo considero perfetto: è un progetto la cui gestazione è durata anni, che è evoluto nel tempo e che ha impegnato la politica per diverse legislature. Col senno di poi, alcune cose avrebbero potuto essere fatte diversamente, ad esempio rendendolo più modulabile. Ora ci si trova di fronte a un disegno articolato che va considerato nel suo insieme: un compromesso che è la sintesi di molti anni di lavoro. Un disegno di qualità, che può ancora essere ottimizzato e che, in ogni caso, rappresenta un notevole miglioramento rispetto alla situazione attuale. Malgrado le false promesse degli oppositori non esistono alternative: se Lugano e il Ticino vogliono dotarsi di strutture sportive dignitose in tempi accettabili, come avvenuto in tutto il resto della Svizzera, bisogna votare sì al PSE.

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L'interno del futuro stadio di calcio (Immagine: Giraudi, Radczuweit, Cruz e Ortiz) Il parco pubblico (Immagine: Giraudi, Radczuweit, Cruz e Ortiz) Interno del palazzetto dello sport (Immagine: Giraudi, Radczuweit, Cruz e Ortiz) Il PSE riqualificherà un intero quartiere (Immagine: Giraudi, Radczuweit, Cruz e Ortiz) Vista da nord (Immagine: Giraudi, Radczuweit, Cruz e Ortiz)

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