Val Cassinello, cima 2489 m
Primo giorno dell'anno con salita in Val Cassinello, alla cima 2489 m, senza nome sulla carta nazionale. La neve è quello che è, ma la compagnia è ottima e la vista delle cime sull'altro lato della valle, impagabile.
di Lorenzo Clementi |
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Primo dell'anno con vento da nord e poca neve al sud delle Alpi, fatta eccezione per quelle zone fortunate, che un po' ne hanno sempre: una di queste, come noto, è la Val Bedretto. Eccoci dunque al posteggio del bivio per Ronco, in compagnia di Daniele e Matteo ci avviamo nel bosco in direzione della Val Cassinello.
Risaliamo l'ampia Alpe di Valleggia, lungo la strada innevata, fino alla Folcra di Mezzo, a quota 1921 m, vero e proprio imbocco della Val Cassinello. Il vento si è temporaneamente calmato e la temperatura è straordinariamente alta per questa stagione: persino quando si è fermi per una pausa, in questo versante rivolto a nord senza un raggio di sole, si ha la sensazione di star bene anche senza giacca.
Risaliamo dunque la bella Val Cassinello, che normalmente riserva una sciata sopraffina ma che oggi, a causa della prolungata azione del vento, si presenta in condizioni meno ideali. L'ottima compagnia e la magnifica giornata sono però solidi argomenti, che ci spingono a proseguire fino alla quota dei 2300 m da dove, invece di salire alla classica Bassa di Folcra, decidiamo di dirigerci a ovest, risalendo l'ampio canalone che permette poi di raggiungere la cimetta quotata 2489 m sulla carta nazionale.
Ci accomodiamo in una magnifica conca poco sotto la vetta, al riparo dal vento. Di fronte a noi, sul lato nord della valle, scintillano le cime della Val Bedretto, illuminate dal sole invernale: il Maniò, il Poncione di Cassina Baggio, il Chüebodenhorn, il Rotondo e il Pesciora. Ci fermiamo ad ammirarle e a progettare le prossime uscite con gli sci. Sì, il 2019 è iniziato decisamente bene.