Aspettando la neve
Visto l'inizio d'inverno con poca neve, tanto vale allungare un po' la stagione della bici e della corsa.
di Lorenzo Clementi |
Commenti |
Immagini |
Tempo di lettura: 2 - 3 min
L'inverno scorso ha viziato gli amanti della neve, ne è infatti caduta in abbondanza e frequentemente. La variabilità è però una delle caratteristiche principali del nostro clima e molto raramente due stagioni di fila sono meteorologicamente uguali: questo inizio d'inverno è nettamente più secco e mite rispetto a quello del 2020.
Dopo aver constatato i numerosi graffi al fondo degli sci, conseguenza della gita di cui parlavo nel post precedente, preferisco limitare i danni. In attesa di nuove nevicate, tanto vale allungare ancora un po' la stagione della bici e della corsa.
L'antivigilia di Natale è stata una giornata piuttosto fredda. Da Lugano salgo lungo i tornanti che portano a Brè passando per Castagnola, Ruvigliana e Aldesago. I raggi del sole mi raggiungono quando sono a Ruvigliana e finalmente inizio a scaldarmi un pochino. Pedalo a ritmo blando e mi perdo nello stupendo panorama. Giunto al paese di Brè, proseguo sullo sterrato fino al ristorante in vetta, chiuso per la stagione invernale. Indugio a lungo sulla terrazza soleggiata, prima di indossare un ulteriore strato di vestiti per la discesa. Malgrado gli spessi guanti, una volta giunto in riva al lago le dita delle mani sono congelate. Mi scaldo con un ottimo pranzo al ristorante Portobello, alla foce del Cassarate, ma dopo torta e caffè la motivazione per aggiungere ulteriori chilometri è poca. Mi convinco che per essere uno dei giorni più corti dell'anno, può bastare così.
Lago di Vogorno
Partendo da casa, a Gordola, la diga della Verzasca è una meta a portata di mano per un giro a corsa non troppo impegnativo. La raggiungo seguendo le scalinate che passano da Gordemo e un breve tratto di sentiero, per poi rientrare passando dall'altro lato del fiume, via Contra e Tenero. In queste settimane il livello del lago cala vistosamente e continuerà a diminuire fin che sarà completamente vuoto; si tratta di un'operazione pianificata per dei lavori di manutenzione alla diga. A ogni passaggio mi fermo per riprendere fiato e a osservare di quanto è sceso il lago rispetto alla volta precedente, affascinato dall'apparire delle tracce di ciò che è stato sommerso dall'acqua per diversi decenni.