Pizzo dell'Uomo e Piz Scai (cima E)
L'affollata ma innevata Val Bedretto o la più solitaria e secca Val di Blenio, questo è il dilemma. Trovandomi a Olivone ho scelto la seconda possibilità e, schivando qualche sasso, è stato comunque possibile salire con gli sci due cime nella regione del Lucomagno.
di Lorenzo Clementi |
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Anche se leggermente più abbondante dello scorso anno, quando il 26 dicembre salii a piedi al Piz Medel, la neve in Val di Blenio è poca e le gite sciistiche richiedono una partenza da quote elevate, a meno di voler portare gli sci su e giù per sentieri completamente sgombri da neve.
Oltre ad un paio di uscite a corsa, in questi giorni ad Olivone sono comunque riuscito a fare due gite con gli sci partendo dal Passo del Lucomagno e salendo al Pizzo dell'Uomo (28 dicembre) e al Piz Scai (1. gennaio).
Pizzo dell'Uomo
Ore 7, Passo del Lucomagno, il sole deve ancora sorgere ma l'impressione è che la neve sia davvero troppo poca per sciare. Parto titubante con gli sci in spalla lungo la strada che costeggia il lago e, sorpresa, dopo appena 5 minuti posso calzare gli sci, in prossimità della baita militare all'estremità sud del lago. Seguendo una valletta piena di neve soffiata, si riesce a salire fino a quota 2300 m, da qui in poi l'innevamento è continuo.
Sulla vetta il vento è forte e mi fermo solo per qualche minuto. Decido di scendere in Val Termine ed è una buona scelta, il vento è più debole e la neve dura ma piacevole da sciare. Il prezzo da pagare è circa un chilometro in più di strada pianeggiante lungo il lago, ma ne vale la pena.
Piz Scai, cima E, 2710 m circa
Capodanno, ore 8, di nuovo al Passo del Lucomagno, questa volta in compagnia dell'amico Jean, il paesaggio è sempre desolatamente brullo. Seguiamo per intero la strada lungo il lago e all'imbocco della Val Termine pieghiamo a nord, in direzione dell'Alpe Scaione. Il vento è assente e la temperatura piacevole. Superiamo l'alpe e proseguiamo lungo l'itinerario che porta al Rondadura fino a quota 2400 m, dove lo lasciamo per risalire il ripido pendio fino ad una cinquantina di metri sotto la vetta, dove depositiamo gli sci.
A piedi, raggiungiamo la cima est del Piz Scai, da dove si gode di una magnifica vista sul selvaggio versante orientale del vicino Piz Rondadura, così come sulle vette dell'Adula, del Basodino e dell'immancabile Monte Rosa, in lontananza.
Le montagne intorno a noi offrono una quantità di interessanti itinerari sciistici, per la maggior parte dei quali è però necessario un innevamento ben più consistente dell'attuale.
Resoconto e foto di Jean Heintz della gita al Piz Scai.