Con gli sci sopra il Lai da Sontga Maria
Le condizioni della neve sono più che oneste e permettono una sciata piacevole, malgrado il vento forte, in un ambiente spettacolare.
di Lorenzo Clementi |
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Dato che l'innevamento al sud delle Alpi è scarso e si limita alle quote elevate, il numero di gite percorribili in questo momento è piuttosto limitato e le zone sciabili risultano di conseguenza spesso affollate. Assieme al Matte decidiamo dunque di tentare una gita meno battuta, il Pizzo Scopi. A livello di frequentazione, in effetti, la scelta si rivela azzeccata, non incontriamo anima viva, malgrado le mille corse della teleferica militare che passa incessantemente sopra le nostre teste. Anche la neve non è male, compatta e sufficiente per sciare fino al tetto della galleria del Lucomagno.
La meteo, inizialmente buona, tende invece a peggiorare e con il passare del tempo il vento da nord aumenta nettamente d'intensità. Malgrado la temperatura decisamente alta considerate quota e stagione, il föhn sempre più forte ci spinge a fare dietro front a pochi metri dalla vetta, sopra la bocchetta a quota 3074 m tra il Piz Miez e la nostra meta. Da qui in poi, la cresta è quasi priva di neve, spazzata via dal vento.
Non senza fatica riponiamo le pelli e affrontiamo la discesa, spettacolare, con il Lai da Sontga Maria in fondo alla valle che dà la sensazione di sciare in un fiordo norvegese. Una stretta lingua di neve permette di raggiungere la galleria con gli sci ai piedi. Per oggi va bene così, in attesa di una copiosa nevicata che, per ora, non sembra essere in vista.