Attorno al Sosto

La salita a Garnaira è una di quelle che ti lasciano senza fiato. Breve ma intensa, in termini numerici 1.58 km per un dislivello positivo di 536 metri, secondo il segmento di Strava. Vuoi per il lauto pranzo a base di polenta, vuoi per la ripida salita, mi avvio sul sentiero a ritmo moderato, cercando soprattutto di non andare subito fuori giri.

È una calda domenica di inizio settembre e ho intenzione di fare il giro attorno al Sosto. Salgo dunque da Olivone alla cascina di Garnaira, che vista dal basso sembra stare lì in mezzo al bosco a fare da sentinella al paese. La radura offre un'ampia vista sull'alta Valle di Blenio, mentre di lato si staglia imponente il Sosto, con i suoi ripidissimi pendii erbosi che pare di poter toccare allungando un braccio.

L'ovvio vantaggio di una salita così breve e ripida è che permette di guadagnare quota rapidamente: una volta giunti a Garnaira, il grosso del dislivello è alle spalle. Proseguo per un piacevole saliscendi fino a Compietto e poi costeggio il fiume con le sue pozze seguendo la strada in salita fino al Pass Muazz, da dove parte il sentiero che porta in vetta. Oggi non ho tempo, tiro dritto e poco dopo imbocco il tunnel (ora dotato di semaforo) che collega Compietto col Lago del Luzzone.

Poco dopo Garnaira, ci si imbatte in questa Madonnina, incastonata in un sasso e adornata da alcuni fiori.

Dal Luzzone è tutta discesa fino a Ghirone, poi lungo il sentiero accanto alla strada cantonale, con la scoscesa parete ovest del Sosto che incombe sulla sponda opposta del Brenno. Prima del tunnel della Töira prendo la strada vecchia che porta a Olivone, concludendo così questo percorso circolare attorno alla montagna che ne caratterizza la skyline.