A casa
In attesa che il piede guarisca da un piccolo intervento mi ritrovo bloccato a casa, come lo scorso anno, leggendo e scarabocchiando.
par Lorenzo Clementi |
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Un anno fa scrivevo alcune riflessioni dedicate al confinamento. Un'esperienza nuova, almeno in quella forma, per me come per molte altre persone. Sono passati dodici mesi ma ci troviamo in circostanze analoghe, almeno per quanto riguarda la pandemia causata dal coronavirus. Per me invece la situazione è leggermente diversa. Se lo scorso anno potevo almeno uscire e andar per boschi, da qualche settimana sono costretto a stare fermo, a causa di un piccolo intervento a un piede che necessita di un certo tempo per guarire. Un buon esercizio di pazienza, virtù che non annovero tra le mie doti.
In condizioni normali, alla fine di una giornata di lavoro o particolarmente impegnativa, mi piace immergermi nella natura, ad esempio correndo. Stare da solo all'aria aperta mi aiuta a riequilibrare le energie e le emozioni. Attualmente questa possibilità mi è preclusa e devo trovare delle alternative.
Come la scorsa primavera, tra le attività a cui mi dedico (oltre al lavoro da casa) ci sono la lettura e il disegno. Quest'ultima occupazione, malgrado le mie scarse doti, mi procura grande piacere e per un po' di tempo mi assorbe completamente, in maniera non molto diversa da quello che accade quando sono totalmente concentrato nell'evitare le radici, correndo su un sentiero tra gli alberi.
Durante queste ultime settimane mi sono anche impegnato per quanto possibile, nel mio piccolo, a difendere e a promuovere il progetto di Polo Sportivo e degli Eventi (PSE), che verrà discusso dal Consiglio Comunale di Lugano tra pochi giorni. Si tratta di un progetto importante per la città e per l'intero Cantone che, se approvato, permetterà a Lugano di uscire dal Medioevo delle strutture sportive. Qui una mia riflessione a questo proposito pubblicata su Tio.
E così, proprio il giorno in cui si deciderà il destino del PSE a Lugano, in famiglia festeggeremo il quarto compleanno di Sophie, il secondo della sua vita condizionato dal coronavirus. Vada come vada, sarà in ogni caso una giornata importante per noi tre!