Di nuovo in movimento
Finalmente posso tornare a muovermi e ne approfitto per visitare qualche posto nuovo vicino a casa, come i monti di Corgell e Garnasca in Valle di Corippo.
di Lorenzo Clementi |
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Un po' di impazienza e di frustrazione; provavo sicuramente entrambe le sensazioni a fine marzo, quando ho pubblicato il precedente articolo. Nel frattempo, il piede è nettamente migliorato e posso finalmente tornare a muovermi quasi normalmente. Ho iniziato con alcune passeggiate tranquille, a Friborgo, nei giorni di Pasqua, e poi anche di corsa e in bicicletta, al rientro in Ticino. Una volta di più ho apprezzato il luogo dove vivo, non fosse altro che per il semplice fatto di potermi ritrovare immerso nella natura a pochi minuti da casa, osservando le montagne all'orizzonte o gli animali del bosco. Cose semplici, insomma, ma tuttavia importanti.
Il fondovalle della Verzasca è già pieno zeppo di turisti: auto, camper e bici (elettriche) hanno preso possesso della strada e dei posteggi lungo di essa. Lunedì scorso, parto a mezzogiorno da Tenero per salire a Sonogno in bicicletta e una sostenuta brezza di valle mi aiuta considerevolmente in salita: raggiungo la meta in 1 ora e 11 minuti. In paese è impossibile trovare un ristorante dove mangiare: le terrazze sono prese d'assalto e davanti a ognuna di esse si assiepano gruppetti di turisti in attesa di un tavolo. Poco male, monto in sella e ritorno a casa; la brezza fa però il gioco contrario e mi tocca sudare anche in discesa.
Sempre in Verzasca ma a piedi, visito anche due monti sul versante solatìo della Valle di Corippo: Corgell e Garnasca. Entrambi godono di una posizione invidiabile che offre uno stupendo panorama verso sud, forse per questo motivo la maggior parte dei rustici sono ristrutturati e ben tenuti. Mi stupisce invece il gran numero di nuclei di cascine diroccate, molte ormai ricoperte dalla vegetazione, che si trovano in Valle di Corippo. I sentieri, sebbene in diversi tratti non più mantenuti, sono sorretti da muri a secco e dotati di scalini in piode: correndo in questi luoghi, mi immagino un passato molto più movimentato e frequentato non tanto da visitatori, come è il caso oggi in Verzasca, ma da gente che in questi luoghi viveva e lavorava.