Lodrino - Lavertezzo 2025
Quindicesima edizione della traversata tra Riviera e Verzasca: una skyrace dal tracciato spettacolare, vero gioiello per gli appassionati di questo genere di competizioni.
di Lorenzo Clementi |
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Anche quest'anno sono ai nastri di partenza della Lodrino - Lavertezzo e, come lo scorso anno, in compagnia dell'amico e collega Przemek. Il percorso è quello classico tra Lodrino e Lavertezzo, culminante ai 2218 metri della Forcarella di Lodrino. La meteo si preannuncia ideale, parzialmente soleggiata e non troppo calda.
Dopo caffè e crostata offerti ai partecipanti, lo start è fissato per le 08:15 alle scuole di Lodrino. Si percorre un breve tratto su asfalto attraverso le pittoresche viuzze del villaggio, dopodiché il sentiero si restringe e si impenna. Fino in Alva (1569 m) la salita non dà tregua e il tempo limite di un'ora e trenta minuti risulta essere una vera sfida. Taglio il traguardo intermedio appena in tempo. Dopo aver recuperato un po' di energia, riparto con la mente più libera, non dovendo più preoccuparmi del cronometro. Come lo scorso anno, assumo in maniera regolare gel energetici (ogni 45 minuti) e integratori liquidi (un sorso ogni pochi minuti), ciò che mi permette di evitare problemi di crampi. Proseguo dunque al mio ritmo, con brevi pause ai punti di ristoro solo per riempire le borracce.
Arrivo alla Forcarella di Lodrino, punto culminante della skyrace Lodrino-Lavertezzo e agognato punto di ristoro dopo l'ultima, ripida salita. Foto: A. Rathey
Giungo alla Forcarella in 3 ore e 4 minuti: pur non ricordando esattamente il tempo dell'anno scorso, mi sembra si tratti di un risultato sensibilmente migliore. Galvanizzato da questa constatazione, e aiutato dal fatto che la discesa è nettamente meno innevata, scendo in Val Pincascia cercando di frenare il meno possibile. Gli ultimi chilometri inizio a essere meno lucido e rischio più di una volta di inciampare, ciò che mi obbliga a rallentare. Taglio il traguardo in 4 ore e 33 minuti, un tempo che mi rende estremamente soddisfatto, sebbene in termini assoluti non sia ovviamente niente di eccezionale.
A Lavertezzo soffia un vento fresco. Indosso la giacca e mi rifocillo in attesa dell'arrivo degli ultimi concorrenti; nel mentre, mi intrattengo a scambiare quattro chiacchiere con Daniele Maini (fotografo ufficiale all'arrivo) e Luca Matasci (membro del comitato organizzatore). A loro, come a tutti gli altri volontari che hanno reso possibile questa gara, va il mio sentito ringraziamento. Ancora una volta hanno messo a disposizione dei corridori un tracciato perfettamente preparato oltre a punti di ristoro ben forniti e organizzati. Ogni dettaglio, dal caffè pre-gara alle fotografie, è stato curato con attenzione, ciò che rende questa competizione un vero gioiello nel panorama cantonale. Dopo un ottimo pranzo, rientro a casa grato e felice per la giornata trascorsa sui sentieri tra Riviera e Verzasca.
Tutte le foto pubblicate qui sono di Daniele Maini, Anya Censi e Armando Rathey, che ringrazio sinceramente. L'intero album fotografico è disponibile qui.