Con gli sci a Cimetta
Salita di primo mattino a Cimetta, in parte con gli sci.
di Lorenzo Clementi |
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In meteorologia e in climatologia si utilizza spesso concetto di tempo di ritorno, che si riferisce al tempo medio che potrebbe trascorrere tra due eventi della medesima intensità. Sfogliando tra gli articoli di questo blog, noto che l'ultima volta in cui sono stato a Cimetta con gli sci era nel gennaio 2015: storpiandone considerevolmente la definizione scientifica, si potrebbe affermare che il tempo di ritorno per avere condizioni sciabili a Cimetta è di 10 anni.
A piedi dalla barriera di Brè fino a Cardada e poi con gli sci fino a Cimetta. Alcune curve su neve dura prima di una giornata in ufficio.
Si tratta - ovviamente - di una battuta, che però racchiude un fondo di verità: il cambiamento climatico è reale e osservabile. Dove fino a non molto tempo fa si sciava regolarmente, oggi trovare neve sufficiente è ormai un evento piuttosto raro. Le condizioni giuste si sono presentate negli scorsi giorni e ne ho potuto approfittare una mattina in settimana, prima del lavoro. Partito con gli sci sul sacco dalla barriera sopra Brè, cammino comodamente su neve compatta e qualche tratto sterrato fino a Cardada. Qui la coltre bianca è sufficiente per proseguire sci ai piedi, salgo così a zig-zag seguendo il tracciato della seggiovia Cardada-Cimetta. L'aria è limpida e i primi raggi del sole creano un'atmosfera speciale, conosciuta come ora blu. Più in basso, si nota la nebbia che dalla Pianura Padana si spinge verso il Ticino: il Sottoceneri ne è già coperto, mentre l'aria più umida risale gradualmente anche il Lago Maggiore. I pendii di Cimetta sono rivolti a sud e a quote relativamente basse, così che l'effetto di disgelo e rigelo tra il giorno e la notte ha reso il manto nevoso duro e compatto. La discesa fino a Colmanicchio mette alla prova la tenuta dei "kanten", mentre in lontananza il Gridone e il Monte Rosa sono illuminati dai primi raggi del sole.