Giretto alla Bovarina
Salita con gli sci alla Bovarina e all'omonimo alpe, con rientro da Predasca.
di Lorenzo Clementi |
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Un week-end a metà gennaio il tempo è grigio e le nuvole basse, con tendenza al peggioramento. L'innevamento in Val di Blenio però piuttosto consistente e mi spiacerebbe non approfittare di alcune ore libere per stare un po' all'aperto. Una passeggiata in Val di Campo mi sembra una buona opzione, parto così da Campo Blenio e risalgo la valle lungo la strada innevata, passando per Carcarida, Orsaira e Ronch da Guald, dove imbocco la traccia che sale direttamente nel bosco in direzione della Capanna Bovarina.
La Capanna Bovarina, a 1871 m, di proprietà della SAT Lucomagno.
Il percorso nel bosco sul lato sinistro del Ri di Gana Negra è più adatto alle racchette che agli sci, ma l'innevamento è sufficiente e si passa senza troppe difficoltà. La capanna non è custodita, ma come sempre la trovo accogliente e confortevole. Mi fermo con piacere per una pausa e mi torna alla mente un pernottamento quassù, nel 2012, quando assistetti alla tempesta Andrea. Rimessi gli sci ai piedi, proseguo in direzione ovest fin quasi all'Alpe di Bovarina, dove ritrovo la strada, battuta dal transito di escursionisti e motoslitte nei giorni precedenti. La percorro in discesa passando da Predasca, alpe conosciuto per il suo ottimo formaggio. Anche se la sciata non è di quelle epiche, il ritorno a Campo Blenio è rapido e divertente... al contrario di quello del 2012, che si rivelò estremamente faticoso e delicato in ragione della neve caduta copiosa durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, accompagnata da venti tempestosi.