Traversata di Gandria

Non posso dire che l'acqua sia il mio elemento. Da bambino ho fatto fatica a imparare a nuotare — e molta di più ne ha fatta mia mamma per convincermi, con vari stratagemmi, a frequentare i corsi di nuoto. Anche da adulto ho mantenuto un rapporto di rispetto e timore verso questo elemento. Ciò nonostante, l'idea di attraversare un lago a nuoto, o meglio il Lago di Lugano, mi ha stuzzicato più di una volta. La classica traversata di metà agosto, da Caprino al Lido, è però troppo impegnativa per le mie capacità natatorie. Leggendo il resoconto di quella traversata sul Corriere del Ticino, si parla di 800 partecipanti e 2.5 km di distanza, apprendo che quest'anno, per la prima volta, verrà organizzata una traversata a Gandria. In quel punto, il Ceresio misura solo 1250 m di larghezza. Si può fare.

Ne parlo a Marco e Daniele, due amici e esperti nuotatori, che si lasciano coinvolgere senza difficoltà.

Condizioni ideali

Il primo settembre è una domenica soleggiata e piacevolmente calda. Raggiungiamo Gandria in bici per il tortuoso e spettacolare percorso del sentiero lungo il lago, tra ulivi e cactus. Le condizioni sono ideali, oserei dire quasi idilliache: lago limpido e calmo, temperatura gradevole sia dell'acqua che dell'aria, non un alito di vento. A darsi appuntamento è un gruppetto di una trentina di nuotatori guidati dell'atleta ambientalista Ernst Bromeis. La traversata è piacevole sotto ogni punto di vista, a cominciare dal tragitto in barca a remi fino al Grotto Teresa, dove è fissata la partenza. Dato il mio scarso allenamento, sono molto soddisfatto del tempo di 30 minuti con cui porto a termine il percorso. Dopo una doccia e alcune chiacchiere con gli altri partecipanti, ci aspetta un ricco brunch a base di prodotti locali organizzato dalla Bottega di Gandria: è a Silvia Bänninger e a tutto il team della bottega che va un sincero ringraziamento per l'organizzazione di questa piacevole giornata.