full screen background image

sosto.net blog - montagne del ticino
sosto.net blog - montagne del ticino
#tisìn

Con gli sci per la Svizzera italiana

Avevo menzionato il libro Con gli sci per la Svizzera italiana, di Don Giugni, nel post sul Pizzo Bareta, ripromettendomi di dedicargli un articolo. A due anni di distanza, grazie a un periodo di pausa forzata, do finalmente seguito a quell'idea.

Prima di partire domanderemo informazioni circa le escursioni di questa plaga. Quando ci rechiamo nel vicino ristorante per la refezione, vi troviamo persone molto gentili, che ci danno con premura e competenza le indicazioni desiderate.

Mucca a Dötra

Dötra all'epoca era abitata tutto l'anno e scene di questo tipo, con un bue che trascina una slitta, dovevano essere all'ordine del giorno.

Don Giugni, prete locarnese residente a Lugano, negli anni precedenti il 1939 ha "vagato con gli sci per la Svizzera italiana" e in questo libro presenta una vera e propria guida sci-alpinistica della regione, corredata da testi e fotografie. La prima cosa che mi ha colpito è la scelta di combinare piacevolmente parole e immagini, associando al racconto delle uscite le relative fotografie, numerose e di buona qualità. Solo l'ultima parte del libro è dedicata a informazioni più tecniche, una sorta di elenco delle gite con relativi tempi di percorrenza e indicazioni pratiche: un approccio che mi ha incuriosito, poiché non molto diverso da ciò che tento di fare in questo blog. Le fotografie, tra l'altro, sono state sviluppate da Vincenzo Vicari, fotografo luganese a cui il MASI di Lugano e la Fondazione Donetta (presso la Casa Rotonda a Corzoneso) dedicano attualmente un’esposizione.

Le riflessioni suscitate dall'opera di Don Giugni sono numerose. Il libro si apre ad esempio con l'autore a bordo di un treno che dal Sottoceneri viaggia verso nord: arrivato ad Airolo alle otto di mattina, raggiunge Ronco Bedretto con l'auto postale, per poi partire con gli sci. Oggi, nel 2021, il primo collegamento da Lugano con i mezzi di trasporto pubblici permette di di raggiungere Ronco Bedretto alle 9:22, non molto diversamente da quanto accadeva ottant'anni fa... o forse addirittura un po' dopo.

Monte Bar CAS

Le numerose fotografie testimoniano di inverni con neve nettamente più abbondante rispetto a quelli che conosciamo ora. Nella foto la prima capanna del CAS al Monte Bar.

Il racconto della salita al Blindenhorn (oggi chiamato Blinnenhorn) è emblematico delle differenze rispetto al giorno d'oggi. In un primo tentativo, non andato a buon fine, il nostro sciatore ha dovuto fare i conti con un vecchio paio di sci, la cui fissazione agli scarponi ha richiesto un gran lavoro di martello: ci si può immaginare come fosse il materiale usato all'epoca. In un secondo tentativo, più fortunato, la comitiva giunta in capanna trova sì il locale invernale aperto, ma senza il guardiano e deve dunque razionare il cibo previsto per il giorno successivo. Negli anni trenta del Novecento, non c'erano cellulari o pagine Facebook su cui verificare le informazioni relative alle capanne.

Certi squilibri atmosferici hanno provocato il vento che si adira sempre più, solleva turbini di nevischio, mentre salgo verso il Bar, dopo di aver rimesso le pelli di foca. In vetta i cornicioni impressionanti, che il vento ha sollevato e plasmato nei passati giorni, mi dicono quale sia stata la sua azione prepotente!

I tempi di percorrenza indicati, considerando il materiale in uso all'epoca, non sono totalmente fuori luogo nemmeno per i giorni nostri e le distanze proposte sono notevoli.

Il libro di Don Giugni è reperibile nelle biblioteche ticinesi e chi pratica lo sci-alpinismo in Ticino troverà piacevole sfogliarlo. L'inverno ricco di neve che stiamo vivendo può fare da cornice ideale alla lettura, ad esempio i capitoli dedicati alla Gazzirola e al Monte Bar, che quest'anno appaiono un po' più simili alla descrizione di ottant'anni or sono.

Tutte le fotografie di questo articolo sono tratte dal libro Con gli sci per la Svizzera italiana di Don Giugni, Lugano, 1939.

sosto.net tombstone

Copertina In Piora, dopo una nevicata. Ritom. San Bernardino. Cristallina: il ghiacciaio e la vetta. Pizzo Columbe. Capanna Monte Bar CAS.

Joël        [martedì 2 febbraio 2021, 12:19]


Toller Beitrag! Danke

Lorenzo        [martedì 2 febbraio 2021, 18:42]


Grazie mille, Joël! 🙏

coshomments
Vuoi lasciare un commento?


nome* (massimo 20 caratteri)

e-mail di contatto* (non sarà pubblicato)

commento*


hastags

Tutti gli hashtags.

ricerca


links sosto.net

Instagram

clemspace.ch


archivio

marzo (1)
febbraio (1)
gennaio (2)

Archivio

articoli più letti

Da Bosco Gurin alla Val Bedretto, via Basodino

Gazzirola e Camoghè

Via alta della Val Carassina

settings

A–   A+

italiano
français
english

sosto.net - top of the page


cross cross cross sandwich fullscreen fullscreen resize resize fullscreen fullscreen fullscreen fullscreen fullscreen fullscreen fullscreen