Torói, 2164 m
Breve giro al Torói, la modesta ma panoramica cima che sovrasta le cascine di Stabbio Nuovo e Campo Solario: bella compagnia e condizioni ideali.
di Lorenzo Clementi |
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Un sabato soleggiato dopo una settimana di tempo variabile che ha portato un po' di neve in montagna, seguito da una domenica nuovamente coperta e piovosa. Le previsioni per il fine settimana sono chiare, la finestra di bel tempo del sabato va sfruttata. Assieme all'amico Simone, risaliamo la Valle di Blenio discutendo di ají de gallina e di quale sia il pesce migliore per preparare il cebiche peruviano. Il passo ha appena aperto e non c'è ancora in giro nessuno, a Casaccia siamo i primi ad avviarci sci, rispettivamente racchette, ai piedi, in direzione delle cascine di Stabbio Nuovo.
Entrambi abbiamo impegni per il pomeriggio e optiamo dunque per un giro corto: superate le cascine di Lareccio, risaliamo la valletta fino alla Rondadöira, per poi arrivare in cima al Torói per il suo versante ovest.
Il Torói è la cimetta, ben visibile da Casaccia, che sovrasta le cascine di Pian Solario e Stabbio Nuovo, da non confondere con il Pizzo dei Toroi (2526 m), una piccola cima poco più a sud, che in inverno presenta una breve ma interessante cresta sud-ovest (vedi la relazione della salita al Pizzo d'Era).
Il vento da nord non è così forte da rendersi fastidioso e, tra una chiacchiera e l'altra, ci godiamo il paesaggio, ancora assolutamente tranquillo, in assenza delle motoslitte che puntualmente (e illegalmente) scorrazzano da queste parti.
La discesa è tanto breve quanto bella: uno strato di neve polverosa ricopre la neve più dura e rigelata, condizioni ideali per lo sci. I pendii più ripidi vanno evitati, perché a basse quote il terreno ancora caldo favorisce le valanghe di fondo, di cui ne osserviamo un esempio "da manuale" nella valletta poco sopra Campo Solario. In breve siamo di nuovo al posteggio, che nel frattempo si è riempito di auto e numerosi escursionisti si avviano lungo i vari percorsi della zona.