Verso il Poncione di Braga
La neve è arrivata abbondante e anche in Ticino praticamente tutte le gite sci alpinistiche sono percorribili sin dal fondovalle, mercoledì scorso siamo saliti verso il Poncione di Braga.
di Lorenzo Clementi |
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Manca poco al 31 dicembre e bisogna finire i giorni di vacanza, pena il rischio di non poterli riportare al nuovo anno. Detto fatto, con due amici e colleghi di lavoro, Matteo e Daniele, prendiamo un giorno libero per una gita in pelli in Valle di Peccia.
Temperatura ampiamente sottozero e neve abbondante, partiamo con gli sci ai piedi dal grotto poco dopo i Piani di Peccia. La palma di plastica che in estate abbellisce la terrazza del grotto è stata riposta ordinatamente in un angolo della terrazza, in attesa della prossima estate. Si risale la strada che porta alla cava, in seguito ci si inoltra nel bosco e dopo un traverso verso nord, si arriva nell'ampia conca dell'Alpe Masnee; la capanna Poncione di Braga è poco sopra di noi.
Oltre i 2000 metri il vento da nord è moderato, mentre sulle creste soffia forte, sollevando i cristalli di neve per decine di metri. Nella parte alta della salita lo strato superficiale del manto nevoso è già parzialmente trasformato in cartone. Decidiamo di fermarci nei pressi della Bocchetta del Masnee, a circa 2500 m.
La discesa offre passaggi su bella neve polverosa interrotti da alcuni tratti di neve cartonata. La parte bassa, nel bosco, è fatta di curve strette per evitare larici e abeti; si giunge poi sulla strada che ci riporta al posteggio del Grotto al Còrt, la palma di plastica è ancora lì ad aspettare il sole.