Hagelstock, 2181 m
La prima uscita in pelli di foca di questo inverno pone l'asticella molto in alto per il resto della stagione: innevamento eccellente e paesaggi mozzafiato attorno alla Lindernenhütte.
di Lorenzo Clementi |
Commenti |
Immagini |
Tempo di lettura: 1 - 2 min
La Valle di Riemenstalden fino a ieri non sapevo nemmeno dove fosse. Ebbene, dopo l'uscita all'Hagelstock, la prima in pelli di foca di questa stagione, non me lo scorderò più. A Chäppeliberg, il piccolo abitato a meno di 1200 m, si misurano già una trentina di centimetri di neve polverosa. Contrariamente a quanto previsto, la minuscola teleferica che porta alla Lindernenhütte è in servizio e ci permette di evitare i primi 600 metri nel bosco.
Lungo la salita in teleferica ammiriamo il mare di nebbia che ricopre il Lago dei Quattro Cantoni, ma questo è solo il preludio ad una giornata memorabile. Arrivati alla stazione superiore, ci si schiude davanti un paesaggio incredibile: stupende rocce calcaree separate da valli e canali il cui innevamento è perfetto per qualità e quantità.
Saliamo allo Spilauersee, la cui superficie inizia a ghiacciare solo nella parte più ombreggiata, e da qui per un ampio pendio fino alla panoramica cima dell'Hagelstock, a 2181 m.
La prima discesa dell'inverno è semplicemente perfetta e pone l'asticella molto in alto per il resto della stagione. Poco prima delle 13 siamo alla Lindernenhütte, ma le condizioni sono davvero troppo invitanti per pensare di tornare già a valle. Ripelliamo e saliamo fino alla cima senza nome, quotata 2261 m, posta sulla cresta poco a sud-ovest del Chaiserstock. Alle 14:30 le ombre sono già molto lunghe e il sole è coperto da alcuni banchi nuvolosi, a malincuore è giunto il momento di ritornare a valle. Anche questa seconda discesa è in condizioni perfette, raggiungiamo il fiume sul fondovalle dopo 1000 metri di curve in neve polverosa.
Dopo aver risalito a piedi alcuni metri sul versante destro della valle, arriviamo sulla strada innevata che in breve ci riporta al punto di partenza. Come prima gita di questo inverno, non potevo chiedere niente di meglio.