Pizzo Cadreigh, 2516 m
In attesa dell'inverno, i larici giallo ocra e i colori caldi dell'autunno al Lucomagno offrono magnifici scorci per una passeggiata con molte pause per fotografare.
di Lorenzo Clementi |
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Percorrendo in automobile il tratto di strada tra Acquacalda e Casaccia praticamente non li si nota, ma nascosti dal bosco vi sono tre valloni scavati dalla pioggia che ha eroso la friabile roccia calcarea.
Ieri abbiamo approfittato della magnifica giornata di sole per risalire il sentiero che dal parcheggio di Casaccia, sul Lucomagno, sale alla Ganna Negra inerpicandosi tra il Vallone di Samprou e il Vallone di Casaccia.
Il cielo terso e il giallo ocra tipico dei larici in autunno offrono scorci magnifici e infatti ci fermiamo spesso per scattare delle fotografie, ad esempio poco sotto il passo di Ganna Negra, dove troviamo una gran quantità di stelle alpine, la maggior parte delle quali ormai appassite.
Nel nostro girovagare lasciamo molto spesso il sentiero segnalato, ci spostiamo fuori dal tracciato per scattare fotografie o per osservare un camoscio che si muove agile a pochi metri da noi. Il pendio si fa più ripido, il respiro un po' più affannoso e mi ritrovo a riflettere, ancora una volta, sul progetto di parco nazionale. Paradossalmente, se dovesse venir accettato, all'interno della zona nucleo vigerebbe, tra gli altri, anche il divieto di lasciare i sentieri demarcati, mentre le rumorose gare di motoslitte, tristemente note a chi percorre il Lucomagno in inverno, continuerebbero ad essere tollerate in quanto fuori dalla zona nucleo.
La neve però non è ancora arrivata e il sole straordinariamente caldo per la stagione mi fa passare i cattivi pensieri, per il resto della giornata mi godo i colori dell'autunno e la compagnia dell'amico Jean, con il quale ci dilettiamo a pianificare le gite sci-alpinistiche del prossimo inverno.