Madom da Sgióf, 2265 m
Traversata da Maggia a Brione Verzasca, via il Madom da Sgióf: paesaggi magnifici, primi colori dell'autunno e non un'anima viva lungo i sentieri.
di Lorenzo Clementi |
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Per scegliere un percorso in montagna in genere cerco una logica, una specie di fil rouge che colleghi due punti e che per me abbia un senso. Questi sono i percorsi che mi motivano di più e il tragitto da Maggia a Brione Verzasca rientra in questa categoria. In questo caso, quello che per me lo rende "logico" è il fatto che collega due valli, la Val Maggia e la Val Verzasca, seguendo due delle loro valli laterali e raggiungendo anche una bella cima panoramica, il Madom da Sgióf a quota 2265 m.
Come detto, il tragitto è semplice: giunto a Maggia con il bus alle 7:30, mi inoltro nella Valle del Salto che è quasi pianeggiante fino alla presa d'acqua a quota 746 m. Da qui la salita si fa più ripida e, superando alcuni magnifici nuclei di cascine in sasso, si raggiunge il Passo Deva. Il sentiero è stato recentemente ripulito e si presenta in perfette condizioni, così come l'ultimo tratto che porta sulla cima del Madom da Sgióf, cima panoramica che regala una vista imperdibile sul Poncione d'Alnasca, dall'altro lato della valle, e sul Laghetto di Starlaresc, più sotto.
Il vento da nord produce magnifiche nubi lenticolari, di cui una spettacolare proprio sopra il Poncione d'Alnasca, ma è anche piuttosto fresco. Riprendo dunque la discesa e raggiungo la Capanna Starlaresc, dove mangio e mi concedo un abbondante riposo.
Per la discesa scelgo il sentiero bianco-rosso che, dopo avermi riportato sul Montarüch, da cui ero passato in discesa, scende a tratti ripido fino a Brione-Verzasca dove giungo alle 14. La prossima autopostale è alle 15:22 e decido dunque di tentare la fortuna con l'auto-stop. La prima auto che passa si ferma e una gentilissima coppia di turisti tedeschi mi riporta direttamente davanti alla porta di casa.