Al cospetto dell'Adula
Lunedì di Pentecoste sulla neve, almeno parzialmente. Per raggiungere la Cima di Piancabella, in Val Malvaglia, bisogna infatti portare gli sci fino all'Alpe Sceru. Chi compie questo sforzo è però ripagato da una bella sciata su neve ancora in buone condizioni.
di Lorenzo Clementi |
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Non è la prima volta che mi capita. Si arriva a Cusiè, l'ultima frazione della Val Malvaglia, con la speranza di trovare ancora un po' di neve e invece niente, boschi verdi e prati in fiore. Conoscendo la zona non mi perdo d'animo, sci sul sacco e via a piedi lungo il sentiero. Arrivato all'Alpe Sceru, come già nel 2013 e altre volte in passato, il paesaggio cambia completamente e di colpo: il lato della valle al riparo dal sole è ancora completamente innevato e poco sopra i 2000 metri si possono calzare gli sci.
La notte è stata fresca, a Cusiè si misuravano -1.5° alle 6 e 30, e la neve rigelata obbliga all'uso dei coltelli per superare senza fatica gli ultimi 150 m di dislivello, leggermente ripidi, che portano alla Cima di Piancabella a quota 2671 m ed il cui versante settentrionale è ancora abbondantemente innevato.
Alle 8 e 22 inizio la discesa, percorro la valle senza pause e in meno di 10 minuti mi ritrovo all'alpe, dove mi fermo per rimettere gli sci sul sacco. Più di una volta mi è capitato di concludere la stagione sciistica nei pressi di queste cascine ed è probabile che anche per quest'anno sarà così.