Traversata del Pizzo dell'Uomo
Salita per la cresta E e discesa per la cresta NNE: bella traversata con qualche passaggio di facile arrampicata. La roccia, solida e ben appigliata, si alterna a lunghi tratti senza difficoltà.
di Lorenzo Clementi |
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La cima nord del Pizzo dell'Uomo (2585 m) è una classica meta invernale, ideale per una breve gita sci-alpinistica. Si raggiunge in meno di due ore dal Passo del Lucomagno, quando questo è aperto.
Oggi, avendo solo qualche ora a disposizione, ho sfruttato di nuovo il posteggio del passo per salire al Pizzo dell'Uomo con l'obiettivo di completare la traversata delle sue due cime, salendo dalla cresta E (passando per le Foppe di Scai) e scendendo per la cresta NNE.
Attacco la cresta E alla quota 2551 m, dopo poco questa diventa più ripida e si scalano alcuni facili roccette. Se non si vuole mai lasciare il filo della cresta si deve anche affrontare un traverso di alcuni metri su placche appoggiate che si supera facilmente in aderenza.
Le difficoltà durano non più di un centinaio di metri, poi la cresta si allarga e diventa una dorsale che porta - quasi pianeggiante - fino alla cima principale, a 2663 m.
Dopo una pausa proseguo per la cresta NNE, anch'essa facile e che presenta solo due brevi muretti di circa 10 m l'uno; si superano direttamente salendo rocce gradinate e molto ben appigliate.
Oggi a tenermi compagnia c'è soltanto un giovane stambecco che mi precede di un centinaio di metri per buona parte del tragitto. Appare e scompare da dietro le rocce, a volte è sorpreso di vedermi arrivare e con un breve scatto mi lascia sul posto e sparisce di nuovo.