Tramonto al Rifugio Al Legn

Domenica sera, ore 17:30: inizia a montare un certo nervosismo. Il più bel week-end dell'estate dal punto di vista meteorologico sta volgendo al termine e io l'ho trascorso in casa imbiancando i muri. In realtà non è andata così male, è stato abbastanza divertente e con il bel tempo la pittura è seccata in un attimo. Resta però un po' di rammarico per non aver fatto nessuna attività all'aperto.

Dopo vari ripensamenti, un po' a malincuore, metto da parte la coscienza ecologica e le uscite clean: il tempo stringe, in settembre non c'è più luce fino a tardi. Parto dunuqe in scooter in direzione di Brissago, da dove salgo il più possibile, ossia fino al posteggio di Mergugno, a quota 1060m. Quando inizio a correre il sole è molto basso e sta per tramontare dietro il versante del Gridone.

Salgo a tutta non tanto per l'allenameto, quanto piuttosto perché so che non ho molto tempo prima che faccia buio. La temperatura è ideale e vado spedito: alle 19:10 mi mancano pochi metri per raggiungere il Rifugio Al Legn, quando gli ospiti della capanna e il capanàtt che mi hanno visto arrivare iniziano a fare un tifo da stadio, incitandomi a più non posso. Giunto sulla terrazza sono accolto da eroe, abbracci e strette di mano che ricambio imbarazzato visto che sono sudato fradicio e senza fiato. Mi fanno entrare e mi offrono caffè e biscotti. Mi fermo una decina di minuti a chiacchierare e mi sento come Kilian Jornet dopo aver battuto il record sul Cervino.

Purtroppo non c'è tempo per fermarmi più a lungo; scatto solo qualche foto approfittando di una magnifica luce che, assieme alla foschia a basse quote e alle nuvole in lontananza, crea un tramonto spettacolare. Accendo la pila frontale e scendo verso il posteggio, felice per la magnifica accoglienza che mi è stata regalata.

Con il buio il bosco si anima e in discesa ho la fortuna di osservare da vicino una volpe, uno scoiattolo e due piccoli di capriolo.