Piz Blas, 3019 m
Due giorni in Val Cadlimo per salire il Piz Blas: una gita variata tra rocce, nevai e molti laghetti di montagna.
par Lorenzo Clementi |
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Temps de lecture: 2 - 3 min
La mandria di yak che da alcuni anni pascola in Val Cadlimo è sparpagliata lungo il versante solatio della valle, da dove la neve si è già sciolta, mentre io avanzo lungo il sentiero che corre sul fondovalle sotto una leggera pioggerella, passando da un pezzo di neve all'altro. La meteo non è il massimo, ma almeno la temperatura è ideale per camminare (10 gradi). Sono ormai a metà valle e non manca più molto alla Capanna Cadlimo, dove passo una piacevole serata ascoltando e raccontando storie assieme a una coppia di pensionati di Basilea, un ricercatore dell'USI di Lugano e un'altra coppia in procinto di partire per un viaggio di un anno in minibus (e non troppo convinti di voler far rientro in Svizzera).
In capanna c'è poca gente e condivido una grande stanza da 10 letti con solo un altro ospite. Anche la colazione, alle 7, non ha niente a che vedere con le levatacce a cui si è abituati in certe capanne di alta montagna, quando si esce che fuori è ancora notte.
Partito dalla capanna mi dirigo ad est e in breve raggiungo il Piz Curnera (2796 m), da dove scendo lungo la cresta fino al Passo Vecchio; qui mi fermo a valutare la situazione. Sono solo e non possiedo grandi doti d'arrampicatore, preferisco accantonare l'idea originale di seguire la cresta integrale che tocca il Piz Tanelin e il Piz Denter, deviando invece sul grande nevaio a nord che ricopre i resti del Glatcher da Curnera. Le condizioni della neve sono buone e in poco tempo raggiungo la Fuorcla dil Blas a 2817 m.
Grazie alla deviazione ho guadagnato un po' di tempo sulla tabella di marcia e il Piz Uffiern (3012 m) è appena poco più a nord: deposito il sacco alla bocchetta e decido di salire. Grazie a una bella cresta con blocchi e neve, piuttosto ripida, raggiungo l'anticima (2987 m) e proseguo senza fermarmi verso la vetta principale, alla quale sono costretto a rinunciare quando mi mancano solo una decina di metri: un passaggio esposto su una cengia senza buoni appigli è troppo ostico per me, mentre una deviazione mi farebbe perdere troppo tempo.
Ritornato alla Fuorcla recupero il sacco e risalgo la pietraia che porta direttamente in vetta al Piz Blas (3019 m). Il panorama è vasto e incantevole, ma la base delle nuvole che si sta abbassando, mi induce a non fermarmi troppo a lungo.
Dalla cima seguo il filo di cresta, con alcuni tratti di bella e facile arrampicata, fino al Pass Nalps, da qui lungo la Foppa della Rondadura e le vallette ancora piene di neve dell'Alpe Scaione che permettono un veloce rientro fino al Lago di Santa Maria.
Zai [dimanche 14 juillet 2019, 17:26]
Che belle foto, complimenti! In attesa di tornare una volta in montagna assieme ti mando un caro saluto :)
clem [mardi 16 juillet 2019, 07:56]
Ciao Zaira, grazie del commento! :-)
Senz'altro potremo tornare in montagna assieme... e chissà, fra un po' magari anche con i piccoli al seguito? ;-)
Un caro saluto anche a te!