Alpe Vicania e Morcote
A corsa da Morcote all'Alpe Vicania, un percorso panoramico tra boschi e lago.
di Lorenzo Clementi |
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Purtroppo non è la neve a rendere la strada bianca, bensì la grande quantità di sale sparsa la sera precedente. La temperatura è di alcuni gradi sotto lo zero quando mi avvio correndo sul marciapiede da Morcote in direzione di Melide. All'altezza di Villa Magnolia imbocco il sentiero che sale diagonalmente nel bosco. Il freddo al suolo ha ghiacciato l'acqua presente nel terreno sollevando di alcuni centimetri la terra che, calpestata, emette uno scricchiolio simile a quando si cammina sulla neve fresca polverosa. Il silenzio è assoluto e basta il rumore dei miei passi per mettere in allarme diversi cervi che brucano nel bosco e si allontanano al minimo segnale di pericolo.
Arrivo all'Alpe Vicania proprio nel momento in cui i primi raggi del sole la illuminano filtrando tra i rami. Verso ovest si scorgono in lontananza alcune cime innevate, qui invece al suolo c'è solo un sottile strato di brina. Prendo fiato e assaporo il tepore del sole, poi intraprendo la discesa lungo il sentiero scalinato che costeggia la recinzione della Tenuta Castello di Morcote. Gli scorci sul Lago di Lugano sono spettacolari e mi fermo più volte a contemplare il paesaggio. In breve sono di nuovo a Morcote; passando per le buie strettoie tra una casa e l'altra, raggiungo il lago. Il sole spunta dietro il San Giorgio e riscalda i primi ciclisti che sfrecciano silenziosi sulla litoranea, mentre mi concedo una lauta colazione.