Cima d'Aspra, 1848 m
Ci sarei andato anche solo per il nome della cima, ma poi ho scoperto che da queste parti si trovano le castagne più grandi che abbia mai visto! Salita in bici e a piedi alla Cima d'Aspra, in Valle di Gnosca.
di Lorenzo Clementi |
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Come si fa a non essere attratti da un posto con un nome così? Cima d'Aspra, la trovo per caso sfogliando la cartina geografica e, guardando meglio, mi sembra la meta ideale per un'uscita in montagna.
Detto fatto, parto in bici da Tenero in direzione di Bellinzona. Appena superato l'abitato di Gnosca imbocco la strada che sale in Valle di Gnosca e che è chiusa da una barriera, ciò che limita notevolmente il traffico veicolare: in poco più di un'ora di salita incrocio solo due automobili, magnifico!
Lasciata la bici dove termina la strada, nei pressi di Mondella (circa 940 m), attraverso il magnifico terrazzo dove sono posti il Monte degli Stroppini e le cascine di Piotella, dopodiché mi inoltro nel bosco. Betulle, faggi, abeti e larici si alternano lungo il ripido sentiero, non sempre in ottimo stato, che porta all'Alpe d'Aspra (1770 m). Gli ultimi metri di salita sono invece liberi da vegetazione e conducono sulla panoramica Cima d'Aspra, a 1848 m, proprio di fronte all'imponente Pizzo di Claro.
Mi sono concesso il lusso di portare nel sacco la Moka e il fornellino a gas, così mi preparo un caffè e resto sdraiato a dormicchiare per mezz'oretta, prima di riprendere il sentiero che in breve tempo mi riporta alla bici. Qui incontro un anziano del luogo, che mi informa sul fatto che l'Alpe d'Aspra non è più caricata da anni, ma la cascina, in buono stato, è accessibile e ha una piccola scorta di cibo e caffè. Ai tempi in cui era caricato era conosciuto per essere un alpe particolarmente duro, in quanto sprovvisto di acqua corrente. Bisognava rifornirsi ad una sorgente piuttosto distante, trasportando l'acqua con dei secchi.
Lungo la discesa faccio tappa alla grà, dove mi fermo a raccogliere le castagne più grandi che abbia mai visto. Stanco, decido di velocizzare il rientro a casa, attraversando il fiume Ticino sulla passerella che collega Gnosca a Claro e poi costeggiandolo fino alla stazione di Arbedo-Castione, da dove prendo il treno per Tenero.