Val Vergeletto e Alpe Arena
Pranzo alla Capanna Arena, in Val Vergeletto, bagno al fiume e gelato di uva americana: ingredienti per un'ottima giornata in montagna.
di Lorenzo Clementi |
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Penultimo giorno di vacanza, non me la sento di mettere la sveglia presto, lascio che sia Sophie a svegliarci verso le 7. Dopo una lauta colazione con la famiglia, parto in bici da Tenero in direzione della Piazza Grande, già congestionata di pedoni e seggiolini, dove mi fermo a comprare qualcosa da mangiare. Finalmente, alle 9:30, sono pronto per partire alla volta delle Terre di Pedemonte e della Val Onsernone.
Dopo il primo strappo in salita, mi fermo per la seconda colazione alla panetteria di Berzona, poi proseguo fino al Ponte Oscuro, dove imbocco l'estetica salita a tornanti che porta in Val Vergeletto.
In paese fervono i preparativi per il 1. agosto, io però tiro dritto e proseguo fino alla fine della strada asfaltata, dove lascio la bici. Dopotutto, l'obiettivo della giornata è testare i nuovi scarponi da montagna, indossati i quali mi inoltro lungo la strada sterrata. Poco prima dell'Alpe Casone attraverso il fiume Ribo e affronto la salita, a tratti ripida, fino all'Alpe Arena, preannunciata da un penetrante odore di capra. Sono le 12:35 e la fame si fa sentire, per fortuna ho con me il pic-nic: la capanna è ben tenuta, ma molto spartana e non custodita.
Il fiume Ribo, che percorre la Val Vergeletto, è ricco di magnifiche pozze, in una delle quali mi fermo a rinfrescarmi durante la discesa, prima di fare tappa a Mosogno per un ottimo gelato di uva americana. A Locarno sono accolto da folate di aria calda e umida che preannunciano una settimana canicolare.