Pasqua a Rivöi

La casa è come al solito piuttosto incasinata, o per lo meno quella parte della casa sotto la mia giurisdizione, Wendy è decisamente più ordinata. Fatto sta che al momento di partire per Olivone mi rendo conto che ho a disposizione solo metà del materiale da sci-alpinismo. Sci e scarponi sono a casa dei miei... tanto vale dunque ripiegare sul trail run. Sacco da 10 litri, scarpe, pantaloni, maglietta, giacca leggera e bottiglia d'acqua: dal punto di vista dell'impegno organizzativo la sfida tra i due sport è impari.

Voilà, pronti per partire quattro giorni: il programma prevede dunque una buona dose di riposo e almeno un po' di corsa in montagna. In alto la neve è ancora molta e non avere gli sci a disposizione è un po' una tortura ma è pur vero che la meteo non è perfetta. Il vento da nord accompagnato da temperature basse soffia impetuoso per tre giorni su quattro, mentre il giorno restante (sabato) è invece grigio ed uggioso.

Il bilancio dei quattro giorni in valle è di circa 43 km e 2300 m di dislivello positivo (e negativo) e non posso che ritenermi soddisfatto. Malgrado la neve ancora ben presente sui sentieri sono riuscito a raggiungere alcuni magnifici punti panoramici, tra cui Garnaira, Piasall, Pradóir, o semplicemente l'affascinante Strada vecchia del Sosto.

MediaBlenio 2015

Stanco dopo tre giorni di sentieri, il lunedì di Pasquetta decido di iscrivermi alla MediaBlenio con l'unico intento di vedere un po' di gente e macinare ancora qualche chilometro. Il vento è molto forte e se in giù aiuta a guadagnare secondi, negli ultimi 3 chilometri di falso piano, la famosa tirata di Motto, spinge indietro quasi volesse impedire ai concorrenti di raggiungere il traguardo. Non senza grande stupore chiudo in 43:10, mio nuovo miglior tempo sul percorso.