Cima di Aquila, 3128m
Salita alla Cima di Aquila, vetta che contende al Pizzo Campo Tencia il titolo di montagna più alta completamente in territorio ticinese.
di Lorenzo Clementi |
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Alla Cima di Aquila (3128m) è recentemente stata dedicata una certa attenzione mediatica in quanto ritenuta da un gruppo di bleniesi la vetta più alta completamente in territorio ticinese, titolo finora assegnato al Pizzo Campo Tencia (vedi per esempio questo articolo apparso sul CdT il 25 ottobre 2012). Questa cima era finora senza nome sulla carta nazionale, ma dovrebbe venir ufficialmente battezzata Cima di Aquila in occasione del prossimo aggiornamento del foglio di Olivone (wikipedia).
Val Scaradra innevata
Assieme al Matte si parte di buon'ora dal posteggio della diga del Luzzone e, dopo aver rinunciato alla salita al Piz Terri a causa dell'innevamento insufficiente nella parte bassa dell'itinerario, decidiamo di percorrere la Val Scaradra, che grazie alla sua esposizione a nord è ancora ricca di neve. A differenza dell'ultima volta, quando percorremmo la valle in pieno inverno, questa volta il sentiero è praticamente sgombro da neve fino all'altezza dell'Alpe Scaradra di sotto, dove calziamo gli sci. Da qui saliamo su neve rigelata e portante fino a quota 3000m, poco sotto la bocchetta del Laghetto di Cassimoi, il laghetto più alto del Ticino. Da qui Matteo sale direttamente alla vetta per la cresta nord-ovest, mentre io proseguo fino al passo e raggiungo la vetta dal versante sud.
La discesa fino al pianoro a quota 2200m (Alpe Scaradra di Sopra) è stupenda, su neve leggermente umida ma ancora portante e perfettamente sciabile.
[Leggi anche: Val Scaradra in invernale]
Il larice secolare di Garzott
Poco prima dell'Alpe Garzott, in fondo al Lago del Luzzone, si trova un larice secolare di cui si può leggere un'interessante descrizione sulla piccola pubblicazione «Alberi secolari in Svizzera», redatta dal WWF. Qui sotto si trova una foto di questo larice, il cui fusto ha una circonferenza di circa 8.5m e la sua età si stima sia di circa 450 anni! Come si intuisce dalla foto, malgrado il bosco circostante sia stato particolarmente colpito dalle valanghe che hanno spezzato molti alberi, il vecchio larice secolare sembra sia riuscito a superare anche questo inverno quasi incolume.