Semi Trail Ticino 2013
Come l'anno scorso una corsa magnifica, quest'anno con un percorso ancora più bello a cavallo tra Val di Blenio e Leventina.
di Lorenzo Clementi |
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Quando in pieno inverno ho visto il percorso del Semi Trail Ticino 2013, sapevo che difficilmente avrei potuto mancare questo appuntamento. Quest'anno, infatti, la corsa si è svolta per buona parte sui "miei" sentieri, quelli della Valle di Blenio.
A differenza dell'anno scorso, il percorso è leggermente più lungo e le condizioni meteo decisamente più calde. Caldo che mi ha fatto soffrire non poco in particolare tra la Capanna Piandioss e il Pass Bareta e sulla salita al Passo Colombe.
Dopo una più che necessaria pausa alla capanna Cadagno riparto in direzione di Airolo, ma nella tappa che mi porta al lago Ritom commetto un errore di percorso che mi fa perdere tempo.
Nel frattempo il cielo si è scurito e si sviluppa un temporale, le prime gocce mi raggiungono nella discesa all'altezza dei Laghetti Taneda. Quando finalmente raggiungo il punto di controllo del Ritom (non l'ho visto la prima volta che gli sono passato vicino), mi fermo ad aspettare che la parte più attiva del temporale sia passata, poi - rinfrescato - riparto per l'ultima tappa fino ad Airolo, che raggiungo dopo più di 13 ore di corsa (58km e 4500m di dislivello, qui tutti i dettagli sulla mia gara).
Condizioni meteo e polemiche
Il caldo prima e il temporale poi hanno messo alla prova i concorrenti sul percorso: a questo proposito, penso che non si possa muovere nessuna critica all'organizzazione. Tutti i punti di ristoro erano perfettamente organizzati e il regolamento della gara menzionava esplicitamente il concetto il semi-autonomia, presentava il materiale obbligatorio minimo e indicava chiaramente la necessità di conoscere e sapersi muovere in alta montagna.
Personalmente, sono molto contento di essere arrivato in fondo a questa gara che mi ha permesso di passare una giornata fuori dal comune in un ambiente magnifico. Sceglire il posto di ristoro migliore è difficile, perchè tutti i volontari sono stati gentilissimi e disponibili: arrivare ad Acquacalda ed essere accolti dal familiare dialett da Rivöi, però, non ha prezzo.