Rifugio Garzonera e Passo Sassello
Pernottamento al Rifugio Garzonera e salita al Passo Sassello: due giorni in una regione a me fin'ora sconosciuta. Con più neve esistono diverse possibilità per una bella traversata verso Fusio.
di Lorenzo Clementi |
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La prima cospicua nevicata dell'inverno è alle porte ma intanto le condizioni non sono ancora ideali: nell'alto Ticino la neve non è tanta e gli accumuli prodotti dal vento sono a tratti pericolosi.
Assieme al Matte scegliamo dunque un'uscita più paesaggistica che sciistica e venerdì nel tardo pomeriggio partiamo da Nante per raggiungere il Rifugio Garzonera. Arriviamo in capanna che è ormai notte e poco dopo ci raggiunge una coppia di zurighesi con i quali condividiamo l'accogliente rifugio.
Dopo un paio di bicchieri di nostrano finiamo a parlare del raddoppio del Gottardo: tutti e quattro siamo contrari, il dibattito si spegne sul nascere e poco dopo andiamo a dormire.
Passo Sassello
Considerato il tipo di terreno, fatto di terrazzi e molto bosco, sabato mattina decidiamo di puntare verso il Pizzo Sassello, itinerario che ci permette di spostarci in direzione di Nante, dove abbiamo parcheggiato.
Superati diversi saliscendi e un traverso con un po' di neve soffiata che richiede attenzione, giungiamo sotto la vetta. L'innevamento è troppo scarso per la cima e saliamo dunque fino al Passo Sassello, da dove si ha un'ottima vista sulla regione del Naret.
La discesa è piuttosto avara di pendii sciabili, vuoi per lo scarso innevamento, vuoi per la conformazione del terreno e per la presenza di alberi. Riusciamo ad ogni modo a raggiungere Nante senza grosse difficoltà. Sono le 12:30, il cielo è ormai completamente coperto e la fame si fa sentire. Al Ristorante Cristallina di Airolo ritroviamo la coppia di zurighesi, sorridenti e sorpresi di pagare un caffè meno di 4 fr.