Verso il Pizzo Triangolino
Salita solitaria in Val Redòrta in direzione del Pizzo Triangolino, alla cui cima decidiamo di rinunciare a causa del pericolo costituito dalla neve soffiata presente sui ripidi pendii sotto la cima.
di Lorenzo Clementi |
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Combinando il fattore meteo, migliore verso sud, e il fattore innevamento, più abbondante verso nord, giungiamo alla conclusione che il Pizzo Triangolino, in Val Verzasca, potrebbe essere una buona meta.
Alla partenza da Sonogno vi sono alcune nubi alte, ma niente di preoccupante. Seguendo la strada innevata che costeggia il torrente Redòrta si sale fino alla magnifica frazione di Püscen Negro. Subito dopo le cascine si attraversa il torrente e si supera una strozzatura della valle che porta all'ampia corte dell'Alpe di Redòrta.
A parte una vecchia traccia ricoperta dalla neve che termina ai brutti prefabbricati a quota 1714 m non vi è traccia di passaggio umano.
Le nuvole alte lasciano filtrare i raggi del sole ma più si sale, più il vento si rafforza e già da lontano notiamo che i pendii che portano alla sella poco sotto la cima del Triangolino sono carichi di neve soffiata. Giunti sul posto decidiamo di fare dietrofront circa 150 metri sotto la cima: il vento è forte e la neve trasportata non si è ancora assestata.
Dopo una pausa alla cascina Fornaa riprendiamo la discesa che offre alcuni tratti molto piacevoli. La neve non è molta ma vista la stagione non ci possiamo lamentare e malgrado qualche sasso rientriamo a Sonogno senza mai dover togliere gli sci.
Resoconto su skitour.fr, di Jean Heintz.