Val Scaradra in invernale
La Val Scaradra è in inverno ancor più che in estate selvaggia e solitaria. Resoconto di due giorni di scialpinismo fuori dai percorsi battuti, assieme a Matteo.
di Lorenzo Clementi |
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Lo scorso week-end, sospinti da un poderoso vento da nord, con Matteo siamo stati in Val Scaradra per goderci il paesaggio offerto da questa bella valle, in veste invernale.
A causa della neve ancora abbondante, la gita parte da Ghirone, da qui fino al Lago del Luzzone, da dove si prosegue in galleria e poi costeggiando il lago fino a poco prima dell'alpe di Garzott. Da qui si entra nella valle e, dopo aver superato un primo tratto un po' scosceso, la si risale fino all'ameno Rifugio Val Scaradra.
La temperatura si aggira attorno agli 8°C sotto lo zero, ma il nostro ingegnio è più forte del freddo: caricando la sveglia ad intervalli regolari di 1,5 ore per tutta la notte, riusciamo a tenere in vita il fuoco della stufa economica, ci alziamo dunque al mattino con un più che confortevole + 3°C.
Partiamo di buona lena in direzione del Pizzo Cassimoi ma purtroppo, a poca distanza dalla vetta, siamo costretti a ritornare sui nostri passi: il forte vento che soffia incessante da diversi giorni ha creato accumuli di neve che rendono insidiosa la salita degli ultimi, ripidi pendii.
Seguendo questo link si accede all'album fotografico della gita.