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#viaggi

New York e Canada

Come anticipato nel precedente post, il blog non è stato aggiornato per un periodo piuttosto prolungato per causa... vacanze.
Anche grazie alla generosità di un mecenate che ha preferito rimanere anonimo, ho avuto l'occasione di trascorrere 18 giorni in Nord America.

New York
La prima tappa del viaggio ha portato mio fratello e me a New York (la nozione di fratello - in questa circostanza - va al di là del mero aspetto parentale).

I quattro giorni trascorsi sull'isola di Manhattan mi hanno rivelato una New York inaspettata: in particolare, sono stato colpito dal contrasto tra i luoghi privati e pubblici. I primi (ad esempio grandi magazzini, infrastrutture sportive, ristoranti, hotel), sono sfavillanti e modernissimi, dotati delle più recenti tecnologie e veicolano un'immagine di una realtà proiettata verso il futuro. Gli spazi pubblici, al contrario, mi hanno impressionato per il loro aspetto fatiscente. Mi riferisco in particolare a strade, marciapiedi e metropolitana: spesso in mezzo alla strada apparivano grossi buchi (meteoriti?!), i marciapiedi erano sporchi e sconnessi, le stazioni della metropolitana cadenti, nemmeno comparabili alle pur vecchiotte ma pulite e funzionali stazioni della metropolitana moscovita.

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Il Manhattan Bridge a New York.

L'aspetto che mi ha più colpito di New York è la sua vitalità. Si ha a che fare con una città busy, sempre attiva, sia di giorno che di notte. Sarà forse per questo motivo che ho apprezzato in modo particolare la tranquillità offerta dagli splendidi parchi cittadini: il vastissimo Central Park, ma anche spazi più piccoli, come il Bryant Park, dotato persino di rete wireless!

Canada
Per la seconda parte del viaggio si è unito a noi un giovane di belle speranze: il cugino Matteo (anch'egli un fratello). Questa parte della vacanza ci ha visto percorrere più di 3000 chilometri attraverso il Canada orientale (il tragitto dettagliato è illustrato nell'immagine qui sotto), a bordo di una Ford Focus rosso fuoco.

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Paesaggi incantevoli all'Algonquin Provincial Park.

Il viaggio si è svolto senza intoppi di rilievo, a parte alcuni attimi di panico quando, a nemmeno 30 chilometri dalla partenza una macchina della polizia a sirene spiegate ci invita ad accostare al bordo della strada. Il motivo di cotanta foga è la cicca che ho buttato fuori dal finestrino e che avrebbe potuto costarmi fino a 500 dollarozzi di multa. Per fortuna il tutto si risolve con una tirata di orecchie:

«Lorenzo! When I go to your country, I don't litter!»

La frase dello zelante poliziotto diventerà poi una delle più citate durante il resto delle vacanze (assieme naturalmente a quelle dell'immortale Mosconi).

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La CN Tower a Toronto.

Il viaggio in auto ci ha permesso di ammirare paesaggi fantastici, come l'Algonquin Privincial Park o le cascate del Niagara, e le città di Ottawa, Montreal, Quebec e Toronto.
Per non tediare i lettori che sono arrivati fino a questo punto, eccovi il link alla galleria fotografica con le immagini della vacanza.

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