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#viaggi

Alle porte dell'Oriente

Sebbene la temperatura non sia particolarmente bassa, il nevischio e il vento freddo rendono le condizioni meteorologiche piuttosto rigide. Tex ed io osserviamo dai finestrini la periferia di Istanbul che, all'imbrunire, risulta uguale alla periferia di molte altre città.
Improvvisamente l'autista lascia il Kennedy Caddesi, un'ampia strada litoranea, per svoltare a sinistra ed immettersi nelle strette viuzze del centro città. In breve giungiamo al Sultanahmet e il tassista approfitta di un semaforo rosso per scendere dall'auto e strofinare vigorosamente i fari ricoperti di fango.

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La Moschea Blu in veste invernale.


Istanbul è stata in passato una delle principale capitali mondiali. La città ha un aspetto europeo, sebbene al posto delle chiese sorgono innumerevoli moschee, tra le quali la pregiata Moschea Blu, le cui guglie si scorgono nell'immagine qui sopra.

Questo viaggio alle porte dell'oriente mi ha fatto riflettere su alcune questioni.
In primo luogo, ho capito una cosa che ai più risulterà evidente ma che a me era sempre sfuggita: un minareto non è altro che il campanìn di una chiesa musulmana, vale a dire di una moschea. La polemica che tanto surriscalda gli animi in Svizzera, perciò altro non è che una discussione inerente dei campanìn poco differenti dalle migliaia già presenti sul nostro territorio.

Mobilità: molti cittadini di Istanbul si spostano in città grazie all'efficente linea di tram che costituisce la spina dorsale del trasporto pubblico cittadino. Un'unica linea attraversa buona parte della città e collega i vari quartieri con una frequenza di un convoglio ogni 5 minuti. Tutto ciò è possibile ad Istanbul, città relativamente povera alle porte dell'Europa, ma - secondo alcuni - la soluzione non è attuabile a Lugano. Mah...

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Il Ponte Galata che attraversa il Corno d'oro, all'imbrunire.


In soli quattro giorni è impossibile visitare approfonditamente una città con alle spalle molti secoli di storia. Tuttavia, le lunghe passeggiate nei quartieri europei ed asiatici di Istanbul ci hanno offerto l'immagine di una città molto accogliente e a tratti molto povera. La maggior parte dei ristoranti locali (quelli non destinati ad accogliere turisti) non è dotata di riscaldamento, le strade sono sconnesse e a tratti sterrate. Malgrado ciò, la gente del luogo mi è sembrata molto laboriosa ed allo stesso tempo pacata e tranquilla, sempre disponibile a scambiare una battuta con i passanti, turisti e non.

Seguendo questo link si può accedere alla galleria fotografica del viaggio ad Istanbul.

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